In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la Barriera – una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei – sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, si intrecciano nel primo volume delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.Include: Il Trono di Spade e Il grande inverno.COME COMINCIALe tenebre stavano avanzando.«Meglio rientrare.» Gared osservò i boschi attorno a loro farsi più oscuri. «I bruti sono morti.»«Da quando hai paura dei morti?» C'era l'accenno di un sorriso sul volto di ser Waymar Royce.Gared non raccolse. Era un uomo in età, oltre i cinquanta, e di nobili ne aveva visti andare e venire molti. «Ciò che è morto resta morto» disse «e noi non dovremmo averci niente a che fare.»«Che prova abbiamo che sono davvero morti?» chiese Royce a bassa voce.«Will li ha visti. Come prova, a me basta.»Will sapeva che prima o dopo l'avrebbero trascinato nella discussione. Aveva pensato che accadesse dopo, piuttosto che pima. «Mia madre diceva che i morti non parlano» s'intromise.«Davvero, Will?» rispose Royce. «È la stessa cosa che mi diceva la mia balia. Mai credere a quello che si sente vicino alle tette di una donna. C'è sempre da imparare, perfino dai morti.»La foresta piena d'ombre rimandò echi della voce di ser Waymar. Troppi echi, troppo forti e definiti.«Ci aspetta una lunga cavalcata» insistette Gared. «Otto giorni, forse nove. E sta calando la notte.»